venerdì 12 aprile 2024

Un connubio d'eccellenza nasce tra Pecorino Toscano DOP e Cipolla Bianca di Margherita IGP




 Binomio a tavola tra una IGP e una DOP. A Firenze il 9 aprile 2024 è stata presentata al ristorante Belcanto la collaborazione tra due eccellenze, una pugliese, la Cipolla Bianca di Margherita Igp, e l’altra toscana, il Pecorino Toscano DOP. Presenti in conferenza Stefania Saccardi vicepresidente Regione Toscana e assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione presidente del Consorzio di Tutela e valorizzazione della Cipolla Bianca di Margherita Igp, Carlo Santarelli presidente del Consorzio tutela 
Pecorino Toscano DOP. 

I due Consorzi nell’occasione si sono confrontati, unendo materie prime, risorse umane, metodi di 
preparazione, con l’obiettivo di tutelare e diffondere la conoscenza di prodotti, storia e ragioni che li rendono eccellenze certificate. 

«È una bella occasione di incontro fra due prodotti che raccontano storia e tradizioni, che portano sulle tavole sapori unici e inconfondibili – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. In questi anni è aumentata la collaborazione fra i Consorzi di Tutela attraverso i progetti di promozione, rendendo ancora più incisiva la conoscenza delle Dop, Igp e la loro tutela nel mondo. Iniziative come questa servono a rafforzare il legame fra le imprese e creare una percezione del Made in Italy sempre più forte all’estero. Il Pecorino Toscano Dop e la Cipolla Bianca di Margherita Igp sono due produzioni iconiche, che rappresentano un vero punto di forza della DOP Economy, il sistema economico e produttivo del comparto agroalimentare e vitivinicolo a Indicazione Geografica». 

«La nostra cipolla bianca ha due ingredienti in comune con il Pecorino Toscano Dop: storie secolari e il legame stretto con il proprio territorio. Il Pecorino ha una storia antica, che va dagli Etruschi fino ai giorni nostri, come anche la nostra cipolla che ha alle spalle due secoli e ogni anno lunghi tempi di lavorazione – ha dichiarato Giuseppe Castiglione presidente del Consorzio di Tutela e valorizzazione della Cipolla Bianca di Margherita Igp -. Per ottenere le nostre specialità è importante avere cura delle varie fasi di produzione, senza fretta. Il ciclo di vita della Cipolla Bianca di Margherita si compie in due anni, dal momento in cui si piantano i semi fino alla raccolta. Coltivazione che non avviene nel terreno, come di consueto accade, ma nelle sabbie 
del Mar Adriatico, a sud del Gargano, in una zona di elevato interesse ambientale, tutelata da una convenzione 
internazionale (Ramsar 1979), nei territori compresi tra Margherita di Savoia (Bat), Zapponeta (Fg) e 
Manfredonia (Fg). Due anni in cui la cipolla diventa più tenera, succulenta, croccante e, soprattutto, più dolce». 

La Cipolla Bianca di Margherita Igp, in vendita in Toscana presso tutta la grande distribuzione, è un prodotto stagionale, sul mercato da aprile ad agosto. L’anno scorso ha raggiunto circa 27mila quintali di produzione, con prezzi di vendita al produttore in salita del 25% rispetto agli anni precedenti. «Ci auguriamo che questo gemellaggio possa continuare nel tempo. Questo incontro – prosegue – non è solo un’occasione di promozione ma un momento d’incontro tra storie e culture diverse. Culture che trovano una sintesi nei valori di tutela e valorizzazione dei territori, rispetto dell’ambiente e delle persone, innovazione intesa come continuo miglioramento della sostenibilità delle tecniche di produzione, sperimentazione creativa». 

«Il Pecorino Toscano Dop è sempre aperto alla sperimentazione e a nuove combinazioni di sapori - ha detto 
Carlo Santarelli, presidente del Consorzio tutela Pecorino Toscano Dop -. In questo caso, la Toscana incontra la Puglia grazie alla Cipolla Bianca di Margherita Igp: un connubio di sapori unici che, tra peculiarità, analogie e differenze, mostra al palato un’affinità particolarmente apprezzabile. La Cipolla Bianca di Margherita Igp è dolce e succulenta, ha una consistenza tenera e, allo stesso tempo, croccante. Caratterizzata da un elevato contenuto di zuccheri, viene particolarmente esaltata in abbinamento al Pecorino Toscano Dop, specialmente stagionato, che, con la sua sapidità, crea un sorprendente contrasto di sapori». 





Salvatore Riontino, chef executive del ristorante Riontino, ha preparato un pranzo con diverse portate studiate per degustare la Cipolla Bianca Margherita Igp esaltata dal Pecorino Toscano Dop. 

«Questo è l’inizio di una sinergia che ci auguriamo duri in futuro – conclude Castiglione -. Saremo lieti di ospitare a fine maggio i produttori del Pecorino Toscano DOP in Puglia, a Margherita di Savoia (Bt), in occasione di due giorni di eventi dedicati alla nostra cipolla, nel periodo clou della sua raccolta». 

In questa occasione il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP ha presentato l’edizione 2024 di “Caseifici Aperti”, l’iniziativa organizzata con il contributo della Regione Toscana, che ogni anno racconta tutti i segreti  dell’arte casearia. La manifestazione, che prevede visite guidate gratuite presso i caseifici del Consorzio, quest’anno è in programma dal 2 maggio al primo giugno, presso quattro caseifici. 

«L’obiettivo è quello di svelare ai consumatori i segreti dell’arte casearia perché – spiega Santarelli -, valorizzare il Pecorino Toscano Dop significa anche questo: aprire le porte dei caseifici per dare a tutti la possibilità di conoscere la filiera produttiva del nostro formaggio unico». 

Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 8 aprile 2024

L’olio del futuro? Sempre più tecnologico, sicuro e tracciato






Novantunomila ettari ad olivo di cui 16 mila bio, oltre 15 milioni di piante, ben 80 varietà di olivo autoctone, delle quali le più diffuse sono: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino e Pendolino, per un patrimonio di biodiversità agraria fuori dal comune.


Oltre 36 mila aziende tra professionali e non, circa 400 frantoi attivi e numerose imprese di confezionamento dell’olio di oliva. Inoltre, a monte della filiera olivicola ed olearia regionale si rileva la crescita di un vero e proprio distretto vivaistico, specializzato nella produzione di piantine di olivo, localizzato soprattutto nella zona di Pescia (PT), uno dei principali poli del vivaismo olivicolo a livello nazionale. Questa la fotografia del settore tracciata in occasione della Selezione Oli Extravergine 2024, il “green carpet” dell’oro verde che ogni anno premia le eccellenze toscane.


La Selezione Oli Extravergine 2024, promossa dalla Regione Toscana con la collaborazione della Camera di Commercio di Firenze insieme a PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, è stata l'occasione per parlare del settore olivicolo e delle sue prospettive, dell’importanza della frangitura per ottenere un’elevata qualità, per un aggiornamento nel campo della ricerca sulla provenienza degli oli ma anche per scoprire le attività dei Consorzi volte alla tutela e alla valorizzazione degli oli della Toscana.


“Stiamo investendo molto su innovazione e qualità – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi - D’altra parte la Toscana è la regione che ha 4 Dop e una Igp sull’olio e quindi si conferma una regione decisamente impegnata a sostenere la qualità. Abbiamo oltre 400 frantoi fortemente rinnovati e pensiamo che abbiamo avuto richieste sul bando innovazione frantoi per 20 milioni di euro, anche se abbiamo a disposizione 8,3 milioni, ma non disperiamo di poter intercettare ulteriori risorse nel PNRR che non vengono spese altrove. Quindi questo è un grande segnale di vitalità e di voglia di investire sulla qualità del nostro olio e sulla olivicoltura. Ancora, informo che è ancora aperto fino alla fine del mese il bando sulla meccanizzazione che comunque può essere utilizzato anche per i frantoi con un’attenzione molto forte sull’economia circolare e quindi su un uso razionale dell’acqua che anche in olivicoltura è fondamentale. Nello stesso tempo abbiamo spinto affinché a livello nazionale con l’ecoschema 3 fosse premiata l’olivicoltura con valore paesaggistico. Insomma, tante misure per fare in modo che la nostra produzione, seppur contenuta in termini quantitativi, si caratterizzi sempre di più come una olivicoltura di grande qualità e ci siano sempre meno olivete abbandonate perché l’olivicoltura svolge un ruolo chiave non solo per il prodotto, ma per il territorio in generale”.


"Il racconto delle eccellenze agroalimentari e dell’olivicoltura – ha detto Francesco Palumbo, direttore della Fondazione Sistema Toscana - sono da sempre al centro dell'attenzione di Fondazione Sistema Toscana attraverso la sua testata giornalistica, intoscana.it, grazie a format innovativi come 'Toscana Bella e Buona' e 'Storie di Moderni Contadini' e attraverso la comunicazione degli eventi regionali BuyWine e BuyFood. Ma c'è una interessante novità che riguarda Visittuscany.com, il portale in cinque lingue della destinazione Toscana gestito sempre da FST. Prossimamente, oltre agli operatori del turismo, anche quelli della filiera agroalimentare potranno proporre servizi ed offerte sui canali di Visittuscany attraverso l’ambiente digitale a loro dedicato Vetrina.toscana.it, partecipando così alle attività di promo-commercializzazione che la Toscana pianifica sui diversi mercati. Ci aspettiamo che gli operatori dell’olio colgano questa occasione che permetterà loro di invitare i milioni di turisti che scelgono la Toscana, a provare un'esperienza diretta nel mondo dell’olio durante la loro vacanza".


"In un contesto economico difficile e di cambiamento climatico - ha sottolineato Giuseppe Salvini segretario generale della Camera di commercio di Firenze -  che ha influito pesantemente sulle quantità di prodotto disponibile sul mercato, le DOP e IGP dell'olio continuano a dimostrare grande attrattiva per il consumatore, specialmente quello straniero. La Selezione regionale oli che la Camera sostiene insieme alla Regione dal 2016, é un ottimo strumento di divulgazione e valorizzazione culturale sulla grande qualità dei nostri oli.


"PromoFirenze - ha detto Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze  azienda speciale della Camera di commercio di Firenze -  offre servizi specialistici per tutte le aziende toscane che vogliono potenziare l'export. La Selezione degli Oli Dop e Igp,  che curiamo ogni anno per la Regione e tradotta anche in lingua inglese, può costituire anche una ottima carta da spendere sui mercati esteri". 


L’evento, ospitato dal Cinema La Compagnia a Firenze, ha visto i saluti istituzionali di Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’Agroalimentare, Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze, Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze e di Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana.


A seguire la tavola rotonda con gli interventi tecnici di Alessandro Parenti professore Università di Firenze - D-AGRI sul futuro dei frantoi, su come si sono evoluti nel tempo i sistemi di trasformazione delle olive in olio e di come la tecnologia e l’innovazione dei macchinari possa incidere notevolmente sulla qualità del prodotto finale, anche più della zona di provenienza; Gaia Meoni ricercatrice Università di Firenze – CERM ha illustrato la tecnica della risonanza magnetica nucleare (NMR) applicata all’olio, uno strumento importante per determinarne le caratteristiche chimiche come gli acidi grassi, i valori nutrizionali o i polifenoli, ma anche la zona di provenienza e quindi l’autenticità di un prodotto, isolando una sorta di “impronta digitale”, il tutto con una sola goccia di olio, senza sprechi e in pochi minuti; Chiara Cherubini, tecnico Analytical, ha sottolineato l’importanza di un approccio esperto e competente nella filiera della produzione. Infatti, anche in anni più complicati, l’esperienza di professionisti sul campo, ha portato comunque ad ottenere oli eccellenti avendo saputo scegliere, per esempio, il momento giusto per la raccolta, o impostando i macchinari nella maniera più performante. A condurre l’evento Simona Bellocci, giornalista di Intoscana.it.


LE AZIONI DELLA REGIONE -  La Regione Toscana, da sempre al fianco degli olivicoltori e dei gestori dei frantoi, sta incentivando metodi innovativi di coltivazione e di gestione delle acque, impianti sperimentali e agricoltura di precisione grazie ad un Bando PNRR da oltre 22 milioni di euro (scadenza prorogata al 31 maggio). Sempre col PNRR, dei 400 frantoi presenti sul territorio toscano, ben uno su 4 ha partecipato al bando per il rinnovamento degli impianti. Sono arrivate richieste per 20 milioni di euro: al momento la Toscana ne ha a disposizione 8,3 ma non si esclude una riassegnazione di risorse con lo scorrimento della graduatoria. Gli interventi previsti dal finanziamento riguardano l’ammodernamento delle strutture con tecnologie più sostenibili nel segno di un’economia circolare a basso impatto ambientale e al riutilizzo degli scarti. C’è poi il sostegno al vivaismo olivicolo ed alla ricerca di materiali genetici sempre più idonei.


I PREMIATI - Nell’edizione 2024 sono stati selezionati quarantacinque oli, che rappresentano l’eccellenza della produzione olearia toscana, di cui uno proveniente dalla provincia di Pistoia, uno da quella di Massa, due da quella di Arezzo, altrettante da Livorno e da Lucca, nove da Grosseto, dodici da Siena e sedici da Firenze. Tra i riconoscimenti anche alcune menzioni speciali per la migliore “Selezione olio Monocultivar”, “Selezione olio Biologico”, “Selezione Biofenoli” e la “Selezione Packaging”, oltre all’ambito titolo di “Migliore olio” per ciascuna DOP e IGP (vedi scheda). I riconoscimenti sono stati consegnati da Stefania Saccardi insieme ai presidenti dei Consorzi. L’iniziativa si propone di evidenziare i migliori oli DOP e IGP della Toscana e di diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva di qualità certificata, stimolando lo sforzo delle imprese olivicole al continuo miglioramento della qualità del prodotto.


PUNTI DI FORZA - Il principale punto di forza del settore olivicolo ed oleario regionale è rappresentato dall’elevata qualità delle produzioni, per la quale la Toscana è ampiamente conosciuta e apprezzata a livello internazionale. Nel panorama nazionale delle DOP e delle IGP degli oli extravergini di oliva, infatti, la Toscana emerge per i quantitativi di oli certificati, che rappresentano una quota rilevante del totale nazionale. Sono cinque le DOP e IGP degli oli extravergini di oliva, registrate dall’Unione Europea, che si riferiscono a zone di produzione comprese nel territorio regionale: Toscano IGP, Chianti Classico DOP, Terre di Siena DOP, Lucca DOP, Seggiano DOP. La produzione regionale di olio di oliva si attesta mediamente intorno ai 150.000 quintali annui (circa il 5% della produzione nazionale), dando luogo ad un valore di quasi 130 milioni di euro, pari a circa il 5% del valore totale della produzione agricola regionale. Ricordiamo che in Toscana sono più di 90 i corsi professionali per assaggiatori autorizzati dalla Regione dal 2000 ad oggi, oltre 860 gli assaggiatori iscritti nell’articolazione regionale dell’elenco dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini e extravergini, e 20 i panel di assaggio professionali riconosciuti dal Masaf.


IL CATALOGO 2024 - L’evento è stato anche l’occasione per presentare il Catalogo della Selezione - edizione 2024, redatto sia in lingua italiana che inglese, pubblicato anche online sul sito web della Regione Toscana, che raccoglie le schede descrittive di tutti gli oli selezionati e che rappresenta un importante strumento di valorizzazione e promozione per le aziende produttrici. 

Nicoletta Curradi 
Fabrizio Del Bimbo 

domenica 7 aprile 2024

Premio Nazionale Ercole Olivario 2024 – XXXII edizione Premiati in Umbria i vincitori





Sono stati proclamati il 6  aprile 2024 in Umbria, a Perugia, presso l’Auditorium di San Francesco al Prato, alla presenza dell’Onorevole Emanuele Prisco, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Interni, i vincitori della XXXII edizione dell’Ercole Olivario, il concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie italiane, organizzato dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il Ministero delle imprese e del Made in Italy, Agenzia ICE, il sostegno di UNAPROL Consorzio Olivicolo Italiano, Italia Olivicola e del CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria - Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari Sede di Pescara.

 

12 le etichette premiate, in rappresentanza delle migliori produzioni di tutta Italia, che hanno brillato nelle due distinte categorie previste, Extravergine e oli extravergini certificati DOP/IGP:

 

Per la categoria Dop/Igp Fruttato Leggero

 

1° Classificato – Batta DOP Umbria Colli del Trasimeno del Frantoio Batta, Umbria

 

Per la categoria Dop/Igp Fruttato Medio

 

1° Classificato – Colleruita DOP Umbria Colli Assisi - Spoleto dell’azienda Viola di Foligno (Pg), Umbria

 

2° Classificato – Brioleum Garda DOP Trentino dell’azienda agricola Brioleum di Arco (Tn), Trentino Alto Adige

 

3° Classificato – Agrestis Nettaribleo DOP/BIO DOP Monti Iblei – Sottozona Monte Lauro della Società cooperativa agricola Agrestis di Buccheri (Sr), Sicilia

 

Per la categoria Dop/Igp Fruttato Intenso

 

1° Classificato – Hirpinia DOP Irpinia – Colline dell’Ufita dell’azienda San Comaio di Zungoli (Av), Campania

 

2° Classificato - ORGANIC BIO IGP Toscano del Frantoio Franci di Montenero (Gr), Toscana

 

 

Per la categoria Extravergine Fruttato Leggero

 

1° Classificato – Molensis dell’azienda Marina Colonna di San Martino in Pensilis (Cb), Molise 

 

Per la Categoria Extravergine Fruttato Medio

 

1° Classificato – Gangalupo dell’azienda agricola Bisceglie Maria di Santo Spirito (Ba), Puglia

 

2° Classificato – Alphabetum dell’azienda Masoni Becciu di Deidda Valentina di Villacidro (Su), Sardegna

 

 

Per la categoria Extravergine Fruttato Intenso

 

1° Classificato – Concordu dell’azienda Nicola Solinas di Villacidro (Su), Sardegna

 

2° Classificato – Torchia dell’oleificio Torchia di Tiriolo (Cz), Calabria

 

3° Classificato – Schinosa dell’azienda agricole Di Martino di Trani (Bt), Puglia

 

 

A svelare i vincitori di questa edizione è stato l’ing. Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del Comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario insieme a Federico Sisti, segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria.

 

Ad intervenire inoltre alla cerimonia di premiazione l’Onorevole Emanuele Prisco, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, che ha evidenziato come “l’olio, prodotto simbolo della tradizione italiana, costituisca una risorsa culturale importante, ma anche un’importante fonte di ricchezza economica” aggiungendo che, in considerazione di questa premessa, “compito delle istituzioni sia quello di stare vicino agli imprenditori che operano nel settore e di sostenerli con forza, come attesta ad esempio la quota di risorse del PNRR destinata alla modernizzazione dei frantoi e al sostegno del comparto oleario”.

 

In sintonia con le parole espresse dal Sottosegretario Prisco, il videomessaggio inviato da Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, impossibilitato a partecipare in presenza, ha celebrato l’importanza del concorso nazionale Ercole Olivario “come prestigiosa vetrina dedicata all’eccellenza del settore oleario” sottolineando come sia necessario, da parte delle istituzioni, non soltanto sostenere gli sforzi degli imprenditori volti al miglioramento della produzione, attraverso la meccanizzazione e la modernizzazione dei frantoi, ma anche “appoggiare tutte quelle iniziative di formazione e promozione che appaiono indispensabili per educare il consumatore, sia italiano che straniero, a riconoscere un olio di qualità, sviluppando la consapevolezza che un olio eccellente, al pari di un vino prestigioso, deve essere pagato il giusto prezzo, per dare un adeguato riconoscimento economico agli olivicoltori e alle aziende del settore oleario, che costituisce una voce fondamentale del Made in Italy”.  

 

La cerimonia di oggi è stata anche l’occasione per consegnare i 7 award speciali previsti quest’anno:

 

Amphora Olearia per la miglior confezione, all’etichetta Casa Lontana dell’azienda Frantoio Gaudenzi di Trevi (Pg), Umbria.

Menzione “Olio Monocultivar” all’olio DOP Sardegna fruttato verde – monocultivar Bosana dell’azienda Fois Antonello di Alghero (Ss), Sardegna.

 

Menzione di merito “Giovane imprenditore” assegnata ai migliori titolari under 40 degli oli ammessi in finale, all’azienda agraria Andrea Caterina di Ururi (Cb) con l’olio e.v.o. Centoundici, Molise.

 

Menzione di Merito Impresa Digital Communication ex equo all’azienda agraria Riva del Garda di Riva del Garda (Tn) dal Trentino Alto Adige e all’azienda Salvatore Rota di San Mauro Marchesato (Kr) dalla Calabria.

 

Menzione di Merito Impresa Donna alle migliori imprese femminili, all’azienda agricola Buoni o Del Buono Maria Pia di Cetona (Si) con l’olio DOP Terre di Siena – Podere Ricavo, Toscana.

 

Assegnata poi la Menzione di Merito “Giorgio Phellas - Turismo dell’olio” alla Società agricola Mandranova di Palma di Montechiaro (Ag), Sicilia.  

 

Inoltre nella giornata di venerdì 5 aprile, nello storico Teatro della Sapienza di Perugia, sono stati proclamati e premiati i vincitori dell’edizione 2024 de “La Goccia d’Ercole – Premio Piccole Produzioni”, sezione a latere del concorso nazionale introdotta allo scopo di sostenere le piccole produzioni olearie italiane, in particolare in quelle realtà che possono contare su scarsi quantitativi. 

 

Questi i premiati:

 

Per la categoria DOP / IGP sono tre le aziende premiate, tutte della Sicilia:

1° Classificato la società agricola Vincenzo Signorelli & Partners Srl con l’olio IGP Sicilia Foglie di Platino - Biancolilla Bio Premier Cru.

2° Classificato l’azienda Vitivinicola Casa Grazia di Francesco Maria Grazia con l’olio DOP Involio ottenuto dalla cultivar Nocellara del Belice;

3° Classificato l’azienda Agricola Sikulus con l’olio DOP Don Peppino;

 

Per la categoria Extra Vergine

1° Classificato dalla Toscana la società agricola Buonamici Srl Unipersonale con l’Olio Extravergine di oliva biologico

2° Classificato dalla Puglia la società agraria Petrizzelli snc con l’olio EVO Rodonea

3° Classificato dalla Toscana, la Tenuta il Corno - Il Corno sarl con l’olio EVO Selezione del Conte.

  

Per maggiori informazioni:

Segreteria Nazionale del Concorso Ercole Olivario

c/o Promocamera - Azienda Speciale Camera di Commercio dell’Umbria

Tel. +39 075 9660589 / 075 9660369

ercoleolivario@umbria.camcom.it - promocamera@umbria.camcom.it 

www.ercoleolivario.it

https://www.facebook.com/premioercoleolivario - https://www.instagram.com/ercoleolivario/



Nicoletta Curradi

sabato 23 marzo 2024

“Peposo all’Imprunetina”. Martedì 26 marzo nuova sfida gastronomica dedicata ai piatti tipici della tradizione di Firenze






Sarà il Peposo all’Imprunetina il protagonista della prossima sfida gastronomica di Food Challenge organizzata dalla Venerabile Compagnia dei Quochi. Un piatto tipico della tradizione fiorentina a base di carne, vino e pepe.


La sfida, in programma nella giornata di martedì 26 marzo vedrà in gara 20 partecipanti e sarà ospitata dall’Osteria 45 di via dell’Oriuolo 45r a Firenze, con inizio alle ore 10.30. Una giuria tecnica degusterà le specialità presentate dagli sfidanti attribuendo a ciascuna di esse un punteggio in base alle varie caratteristiche, che verrà a determinare il vincitore. A questa si affiancherà una seconda giuria generale che decreterà a sua volta un vincitore.


Ecco l’elenco dei partecipanti: Osteria il Grappolo Firenze viale Eleonora Duse, 16; Ristorante Godi Fiorenza via Camillo Cavour, 26/28R; La cucina di Caterina piazza G. Matteotti, 33 Barberino Tavarnelle; Trattoria Antellesi via Faenza, 9r; Ristorante Banco a Ristoro piazza Matteotti, 13 Molino del Piano; Ristorante Carmagnini del '500 via di Barberino, 242 Calenzano; Terrazza Rodo via dei Calzaiuoli, 13; Osteria Cipolla rossa via dei Conti, 53/r; Pasticceria Ripa via della Ripa, 5/7/9; Trattoria Sant'Agostino via Sant'Agostino, 23; Consorzio il Forteto del Mugello Località Rossoio, 6 Vicchio; La Tana di Ugo via Ghiberti, 15 Pontassieve; La pentola dell'Oro via di Mezzo, 24; Bellesi Bistrot via di Pratignone, 37 Calenzano; Edicola gastronomica viale Filippo Strozzi; Rosticceria Il cappelletto matto piazza Umberto I, 14 Rufina; L'OV Osteria Vegetariana piazza del Carmine, 4R; Tè e Caffè via Pisana, 109/r; Il Trebbiolo Relais via del Trebbiolo, 8 Pontassieve; Ristorante Sabatini via Panzani 9a.


 


La giuria tecnica è composta da Luciano Artusi, Angelo Mazzi, Lino Amantini, Alessandro Malotti, Guido Guidi, Delfino Amantini, Gabriella Mari.

L’iniziativa viene svolta grazie anche al sostegno di Oleificio Sardelli e Fattoria di Doccia; Falutec; Cevest srl; Sinaptic; Drinks Lab; Scuola di arte culinaria Cordon Bleu; Works SRL; ML Group Insurance; Cat Telecomunicazioni; Gelateria Malotti.


Il progetto “Food Challenge” è stato creato con il proposito di preservare e onorare le ricette che hanno definito la città per secoli contribuendo a costruire una tradizione fatta di pietanze tramandate per generazioni.


 

Nicoletta Curradi

Fabrizio Del Bimbo 


domenica 25 febbraio 2024

Andare per frantoi a Bettona...

Tre sono i frantoi di Bettona che hanno accolto i partecipanti  all'anteprima olio DOP Umbria 2024. 




Il frantoio Decimi è da sempre considerato uno dei migliori frantoi italiani, pluripremiato oltre che per l’elevata qualità del prodotto, anche per l’impegno nel promuovere la cultura dell’olio extra vergine di oliva. È uno dei portavoce dell’Umbria dell’Olio di qualità, attraverso il lavoro e l’amore che ogni giorno Graziano Decimi e sua figlia mettono nell’arte del “fare l’olio”. Si estende su  21 ettari e grazie all’esposizione a sud degli uliveti sempre ben soleggiati e al terreno sassoso e in pendenza si ottiene  un prodotto di qualità superiore rispetto agli standard. (ww.oliodecimi.it)




L’azienda agraria Giulio Mannelli, è a gestione familiare e da anni fa della produzione dell’olio extra vergine d’oliva l’espressione della cultura che valorizza la passione per il territorio e per i suoi prodotti millenari. La struttura agrituristica “Il Poggio degli Olivi”  fa parte della tenuta e offre un' ottima ristorazione.

(www.agrariamannelli.it)




La famiglia Ercolanetti da quattro generazioni custodisce e tramanda le pratiche indispensabili alla cura dell’olivo. Macchinari innovativi di ultima generazione uniti alle invidiabili proprietà organolettiche dell’oliva, garantiscono un olio di alta qualità. L'’olio Ercolanetti DO di recente ha ricevuto la denominazione Monocultivar Moraiolo. (www.ercolanetti.com)


Nicoletta Curradi 

venerdì 23 febbraio 2024

Presentata a Bettona (Pg) l’annata 2023 dell’Olio e.v.o. Dop Umbria

 




Si è tenuta lunedì 19 febbraio a Bettona (Pg) la prima giornata dell’Anteprima olio e.v.o. dop Umbria, l’iniziativa giunta alla terza edizione dedicata alla presentazione della nuova annata Dop Umbria, rivolta a giornalisti, chef e operatori di settore che, dopo un intenso programma incentrato sull’assaggio e la conoscenza dell’olio Dop in compagnia di esperti e produttori, prosegue nella giornata di domani, martedì 20 febbraio, con due educational tour alla scoperta dell’Umbria dell’Olio, della biodiversità, dei Siti Unesco e del Perugino.



La prima giornata di Anteprima Dop, evento organizzato dall’Associazione Strada dell’olio e.v.o. Dop Umbria, si è svolta interamente a Bettona (Pg) dove i partecipanti, dopo essere stati accompagnati in una visita guidata al borgo storico e ai frantoi del territorio, si sono ritrovati nella Sala della Pinacoteca comunale, nello storico Palazzo del Podestà, per una grande degustazione con un “Panel test”, sessione di assaggio di Olio e.v.o. Dop Umbria a cura dei capi Panel del Premio Regionale Oro Verde dell’Umbria. A seguire, gli ospiti, hanno preso parte al Banco di assaggio, un’occasione importante di dialogo e confronto con i produttori di olio e.v.o. di qualità, partecipanti al Premio regionale “Oro Verde dell’Umbria” e aderenti al circuito della Strada dell’Olio Dop Umbria.





Il pomeriggio è poi proseguito, presso la Sala del Consiglio del comune di Bettona, con la conferenza di presentazione dell’annata olearia 2023/24, alla presenza delle maggiori Istituzioni umbre legate all’Olio e.v.o.


“Credo che i numeri della Dop che stiamo presentando oggi, malgrado annate difficilissime da un punto di vista produttivo, confermino una grande consapevolezza dei nostri produttori sia sul valore della reputazione, sia sull’importanza del prodotto certificato e collegato al territorio. Così ha esordito Paolo Morbidoni, Presidente della Strada dell’Olio dell’olio e.v.o. Dop Umbria, in apertura della conferenza stampa di presentazione dell’annata dell’Olio e.v.o. Dop Umbria, che ha proseguito “Questo è fondamentale anche per noi che da anni su questo inscindibile binomio fondiamo la nostra proposta turistica. Mai come oggi tuttavia l’opportunità che ci è data dalla crescita di una domanda specifica legata a bellezza e sostenibilità, può essere per l’Umbria dell’olio un elemento di consacrazione nel mercato dell’oleoturismo. Su questo c’è anche grande sintonia tra le istituzioni, e vedere tutti, dalla Regione alla Camera di Commercio dell’Umbria, dagli enti di sviluppo e di certificazione, fino alle associazioni di prodotto e ai produttori stessi coinvolti in un unico evento come l’Anteprima è per noi motivo di grande soddisfazione.”


Ad intervenire alla conferenza, moderata da Federico Sisti, segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria, sono stati poi Valerio Bazzoffia, Sindaco di Bettona; Michela Sciurpa, Amministratore Unico di Sviluppumbria; Marcello Serafini, Amministratore Unico 3A-PTA Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria; Angela Canale e Giulio Scatolini, Capi Panel “Premio Oro Verde dell'Umbria” e l’Assessore alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale della Regione Umbria, Roberto Morroni che ha evidenziato come “l’Umbria nella promozione dell’olio è ormai un brand. Il comparto dell’olio per continuare a crescere come fatto in questi ultimi anni, ha degli imperativi da rispettare cioè continuare a perseguire l’obiettivo della qualità, con investimenti mirati nella tecnologia, accanto alla qualità quindi c’è l’innovazione e poi c’è il tema ineludibile dell’aggregazione, attraverso il quale possiamo superare le difficoltà dovute alle piccole dimensioni della maggior parte delle nostre aziende”.


Il compito di tracciare un bilancio e illustrare le caratteristiche di questa campagna olearia è stato affidato a Federico Mariotti, Key Manager Certificazione 3A-PTA Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria, società che dal 1998 è autorizzata dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al controllo e certificazione dell’Olio e.v.o. DOP Umbria, che ha rimarcato, come prima osservazione, l’importanza per le aziende olearie dell’iter certificativo della Dop come strumento competitivo di valorizzazione, capace di assicurare una pluralità di vantaggi, dalla tutela giuridica del prodotto all’incentivo per il miglioramento della qualità, dal consolidamento e ampliamento di canali commerciali e mercati alle dinamiche di sviluppo rurale con finalità di tutela della tradizione e di promozione turistica dei territori.


Questi i dati della DOP dell’anno 2023: la campagna olearia 2023 della Dop Umbria si è contraddistinta per un sostanziale consolidamento rispetto alle annate precedenti, con una superficie olivata in controllo pari a 6.969 ettari, un numero complessivo di 1.183 olivicoltori e una filiera comprendente anche 113 frantoiani, 112 confezionatori e 4 intermediari. I dati produttivi estrapolati dal SIAN evidenziano come le olive umbre molite atte a divenire DOP Umbria siano state, nella campagna olearia 2023, quasi 4.220 tonnellate, generando in frantoio circa 686.000 litri di olio “atto” a divenire DOP Umbria, con un dato quantitativo di olio potenzialmente certificabile come c.o. 2023 che, pur in lieve flessione rispetto all’annata precedente, consente di soddisfare le richieste di mercato con quantitativi ben superiori rispetto a quelli da record della campagna 2020 della DOP Umbria (che ha visto la certificazione di circa 516.000 litri). Già a fine gennaio 2024 sono stati effettuati 87 prelievi che hanno consentito la certificazione di circa 225.000 litri di DOP Umbria, confermando in sostanza il medesimo trend della scorsa annata 2022, lasciando prevedere la possibilità di raggiungere gli stessi quantitativi certificati DOP Umbria, ovvero circa 500.000 litri.


Per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche degli oli della campagna 2023, si riscontra un sostanziale allineamento delle caratteristiche chimiche e un equilibrio delle caratteristiche organolettiche in termini di fruttato, amaro e piccante. In particolare “come dato medio riscontrato, abbiamo i seguenti risultati: Ac. % 0,25; N.P. 6,02; PFT 505,48; Ac. Oleico% 73,16; colore verde, fruttato verde, Mfruttato 5,1; Mamaro 3,76, MPiccante 4,3”. In conclusione è ragionevole affermare che le peculiarità descritte rappresentano un elemento di grande attenzione per il mercato degli oli EVO di qualità tutelata capace di destare interesse per l'oro verde della regione Umbria.


A concludere la conferenza l’intervento di Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria che ha evidenziato come “l’Anteprima Olio Dop Umbria è un ideale collegamento con il Premio regionale “Oro Verde dell’Umbria” dando appuntamento ai partecipanti per il 5 marzo 2024, momento in cui il concorso regionale “Oro Verde dell’Umbria” metterà il suggello alla stagione produttiva 2023/2024 premiando i migliori oli della regione.



La prima giornata di “Anteprima Olio Dop Umbria” si è conclusa sempre a Bettona nella splendida cornice del convento di San Crispolto dove è andata in scena la Cena Oleocentrica ad 8 mani con la partecipazione di quattro chef umbri che hanno esaltato, nei piatti proposti, le straordinarie qualità dell’olio e.v.o. prodotto in Umbria. Gli chef che si sono esibiti, e che fanno parte del circuito “Evoo Ambassador”, la rete creata dalla Strada dell’olio e.v.o. Dop Umbria che seleziona i migliori ristoranti ed enoteche umbri in cui trovare prodotti di qualità tra cui una ricca selezione di oli e.v.o. prodotti in Umbria, sono stati: Ada Stifani del Ristorante Ada Gourmet di Perugia (una Stella Michelin), Fabio Cappiello del Ristorante Vespasia di Norcia (una Stella Michelin e Stella Verde Michelin, Lorenzo Cantoni chef dell’olio presso il ristorante Il Frantoio di Assisi e Paolo Trippini del Ristorante Trippini di Civitella del Lago entrambe ristoranti segnalati dalla Guida Michelin.



Nella seconda giornata, l’Anteprima Olio evo Dop Umbria, martedì 20 febbraio - con l’intento di rimarcare il peso del territorio di origine che incide sulla qualità organolettica dell’olio, ma che sta sempre più diventando una chiave di lettura originale per i turisti che visitano i territori di produzione – prosegue con due educational tour all’insegna delle due chiavi di lettura dell’olio e.v.o. e dell’arte del Perugino. Il primo è il tour del Dolce Agogia nell’Umbria dei Colli del Trasimeno dove affianco all’esperienza di pesca turismo con la Cooperativa dei pescatori del lago Trasimeno, ci sarà un particolare focus nei luoghi del Perugino; il secondo itinerario, sempre all’insegna di paesaggio olivato, arte e enogastronomia, è il tour del Moraiolo nell’Umbria dei Colli Assisi – Spoleto e dei siti UNESCO. Una proposta che comprende la Cappella Baglioni ella collegiata di Santa Maria Maggiore di Spello, celebre per un ciclo di affreschi di Pinturicchio, databili tra il 1500 circa e il 1501. Sono seguite la  visita di Trevi, con il Museo  dell’Olio e della civiltà dell’Olivo e dell’opera del Perugino custodita nella Chiesa di Santa Maria delle Lacrime, la passeggiata all’olivo secolare di Sant’Emiliano, e per quanto riguarda i siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità, la sosta ad Assisi, esempio unico di città-santuario perfettamente inserita nello scenario naturale, con lo straordinario complesso architettonico della Basilica di San Francesco e gli altri siti francescani, fino a Campello sul Clitunno, dove sorge il Tempietto del Clitunno ed a Spoleto per una visita alla Basilica di San Salvatore, due ragguardevoli testimonianze di arte longobarda inserite nel sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia: i luoghi del potere” (568-774 d.C.).







L’Anteprima dell’Olio e.v.o. Dop Umbria è un evento della Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria, Promocamera Umbria, Associazione Mirabilia e il Comune di Bettona; con il supporto di Sviluppumbria, Parco Tecnologico agroalimentare dell’Umbria, Associazione Strade dei Vini e dell’Olio dell’Umbria, Strada dei Vini del Cantico, le Associazioni di categoria e della Regione Umbria; con la partnership della Famiglia Cotarella, della Scuola di Alta Formazione “Intrecci”, dei Frantoi Decimi, Ercolanetti e Mannelli di Bettona, di Cancelloni Food Service, della Cooperativa Pescatori del Trasimeno, dell’Azienda “La Terra è Bassa”, Sì Eventi, Primolivo e Giuliano Tartufi. L’organizzazione e la comunicazione sono a cura di ADD Comunicazione ed eventi.





Per maggiori informazioni

www.anteprimaoliodopumbria.it


Nicoletta Curradi 


giovedì 22 febbraio 2024

“Schiacciata alla fiorentina Challenge”: vince Forno Pintucci davanti a Forno Sartoni e Pasticceria Badiani


“Schiacciata alla fiorentina Challenge” Sfida gastronomica dedicata ai piatti tipici della tradizione di Firenze





Sfida all’ultimo assaggio per i 21, tra pasticcerie e forni, partecipanti alla sfida gastronomica sulla schiacciata alla fiorentina lanciata da “Food Challenge”, andata in scena alla Antica Pasticceria Sieni di via dell’Ariento. La giuria tecnica dopo una attenta valutazione e dopo i “tempi supplementari”, con tanto di secondo assaggio visto che ben tre concorrenti avevano riportato lo stesso punteggio, ha decretato la vittoria del Forno Pintucci, al secondo posto Forno Sartoni e al terzo Pasticceria Badiani. Badiani che si è aggiudicato anche il premio della giuria popolare.


“E’ stata una scelta molto difficile - ha detto Angelo Mazzi, chef e vicepresidente della Venerabile Compagnia dei Cuochi che organizza l’evento - poiché la qualità dei prodotti era alta e questo fa piacere anche perché dimostra che la tradizione gastronomica locale resta sempre un punto di forza. Valorizzarla è uno dei motivi che ci hanno portato a organizzare questa iniziativa. Diamo appuntamento a tutti a marzo per le frittelle”.


L’iniziativa è stata svolta grazie anche al sostegno di Cevest srl, Oleificio Sardelli/Fattoria di Doccia, Falutec, Florence is You, Works Srl, Scuola di arte culinaria Cordon Bleu, ML Groupe Insurance.


 


Ecco l’elenco completo dei partecipanti: Pasticceria Morandi via senese, 134R Firenze; Forno Sartoni via dei Cerchi,34R; Panificio Noferi via del Cesto, 51 Figline Valdarno; Isis A. Vegni "Le Capezzine" Cortona (Ar); Forno a legna La Torre via S. Ermenegildo, 3 Diacceto Pelago; Antico Forno di Verdiani V. via Chiantigiana, 158 Ginestra F.na; Vecchio Forno via Guelfa, 32 Firenze; I' Chicco di grano via B. Buozzi, 163 B/C/D Campi B.; Forno Pintucci via Senese, 147 Firenze; Forno in piazza P.za G. Matteotti, 31/A Tavarnelle VP; Forno Pasticceria Renza via A. Gramsci, 262 Sesto Fiorentino; Il Nuovo Forno via C. D'Angiò, 68/R Firenze; Pasticceria Ripa via della Ripa, 5/7/9 Firenze; Forno Canepa via dell'Ariento, 21/r Firenze; Pasticceria i 4 pasticci Borgo Sarchiani, 16 San Casciano; Pasticceria Andrea/Ruggini Compiobbi - Pontassieve; Forno Macucci via IV Novembre, 87 San Casciano VP; Forno Moderno P.za L.B. Alberti, 39 Firenze; Pasticceria Le Delizie via del Ponte alle Mosse, 179 n Firenze; Pasticceria La Federiga MG via Pisana, 245 Firenze; Gelateria Pasticceria Badiani viale dei Mille, 20/r Firenze.


Nicoletta Curradi

Fabrizio Del Bimbo